Luca Gandolfi: Essere CFO+
Condivido un articolo di Luca Gandolfi che come ci dice sul profilo LinkedIn:
Parlo due lingue: quella della gestione aziendale e quella del commercialista.
Aiuto gli imprenditori di piccole aziende, anche Benefit, gestendo la parte amministrativa e dialogando con il commercialista. L’imprenditore così può finalmente fare quello che gli piace: il suo lavoro!
Ringrazio Luca per il suo aiuto e contributo nella fase di rilancio del blog ThehappyCFO
Scrive Luca:
Essere un CFO oramai non è più sufficiente. L’evoluzione delle organizzazioni sta chiedendo anche a questa figura professionale una evoluzione personale che lo porti verso una nuova dimensione dell’essere CFO. Questo non vuol dire dimenticare le competenze tecniche che possiede ma arricchirle con altre skills che valorizzano ed arricchiscono quelle tecniche che non possono in nessun modo mancare.
Come arrivarci?
Oltre ad integrare le competenze del CFO con quelle di counseling e coaching che comunque insegnano a gestire le persone che fanno parte del team amministrativo è molto importante applicare ed integrare nel ruolo di CFO anche quelli che sono i pilastri della scienza della felicità applicata alle organizzazioni. Vediamoli.
+Noi – Io
Il CFO ha bisogno di persone che lavorino per lui e quindi è necessario che sappia gestire ed inserirsi in team di lavoro che curano la materia amministrativa a tutto tondo. E’ finito il periodo dei “superpolli” (invito da questo punto di vista e vedere il video di Margaret Hefferman (Margaret Heffernan | Speaker | TED), dei super-specialisti -campioni. La differenza la fa il gruppo. Inizia il periodo del bilinguismo organizzativo: il CFO deve essere bravo a svolgere il proprio mestiere ma usare anche il linguaggio delle persone oltre che quello dei numeri. Non deve usare solo il linguaggio dei numeri con le persone.
+Essere-Fare per avere
Non si fa il CFO+, lo si diventa! Bisogna esserlo, crederci che quella è la propria strada evolutiva che può arricchire e fare evolvere una professione che per parecchio tempo è rimasta legata alle logiche dei numeri senza preoccuparsi di come le organizzazioni si stavano evolvendo. Nasce una nuova consapevolezza.
+Chimica positiva-Chimica negativa
Il CFO + introduce nella propria dimensione organizzativa anche una serie di pratiche (ringraziamento, ascolto, comunicazione non violenta) che producono quella chimica positiva (seratonina, endorfine, ossitocina) che fanno star meglio le persone. Perché non iniziare una riunione con un giro di ringraziamenti reciproci invece che con l’elenco delle cose che non vanno? Se facciamo lavorare le persone sotto stress (cortisolo) sarà più difficile raggiungere i risultati rispetto a mettere il nostro cervello in condizioni opposte di chimica positiva.
+Disciplina-Caos
Per diventare CFO+ serve disciplina, impegno, voglia. Bisogna entrare in una dimensione diversa legata ad una visione della figura con caratteristiche non solo di business ma anche umane. Duri con i numeri e flessibili con le persone. E’ un viaggio importante e personale che acquisisce anche una dimensione organizzativa e di gruppo.
Come potete capire si tratta di un cambio molto importante del paradigma che ha caratterizzato da sempre questa figura e che cerca di farle fare un salto rimettendo le persone al centro …anche dei numeri!! Consapevolizzando il ruolo di CFO+ si possono aprire nuovi orizzonti in cui far convivere in modo armonico i numeri con le persone. Proviamoci!!
Grazie
Luca Gandolfi