Cristina Barbero: Perchè un HAPPY CFO +

Marco Venturelli31 Marzo 2023
Cristina Barbero: Perchè un HAPPY CFO +

Plaudo e condivido il contributo di Cristina Barbero al dibattito sull’ Happy CFO

Innanzitutto una domanda: c’è bisogno di un CFO + che unisce alla professione il desiderio di generare felicità nelle organizzazioni?

Il/la CFO è per sua natura una figura associata ai numeri,  alle scadenze, ai budget e alle ristrutturazioni, nn sempre con effetti di crescita, in alcuni casi di contenimento.

Se a ciò aggiungiamo che culturalmente nelle organizzazioni temi legati alle persone sono di pertinenza delle funzioni HR la risposta appare scontata: NO!

Se cerchiamo invece di approcciare la questione da un punto di vista più ampio e più volto a generare benessere nelle organizzazioni e a valutare l’impatto che alcuni temi legati alle persone e al loro sentire emozionale possiamo dire che ogni funzione apicale aziendale deve avere a cuore la felicità delle persone.

Iniziando dal proprio team!

EVOLUZIONE DELLA FIGURA DEL CFO

Il CFO + vuole rappresentare questa figura evoluta, che non senza sforzo cerca di arrivare alle scadenze con gioia e non con angoscia e tensione.

Il punto di partenza, come per ogni processo innovativo e di rottura, non può che essere la volontà di iniziare con una profonda rivisitazione dei propri valori etici e sociali.  Dobbiamo partire da noi stessi per rappresentare  il veicolo di testa del percorso del cambiamento!

Il CFO+ , per poter essere un leader positivo, deve agire con esempio e coerenza, rispetto sia a suoi colleghi più stretti, sia alla organizzazione di riferimento nel suo complesso.

Il CFO+ è portatore di una visione che tende a creare un equilibrio dinamico tra le opposte caratteristiche di una Organizzazione. Ovvero, promuovendo il “bilinguismo organizzativo” può integrare la mappa convenzionale delle dinamiche dell’Organizzazione con una mappa innovativa e positiva, permettendo alle persone di essere pienamente coinvolte e ingaggiate, con spirito positivo e adattivo.

IL CFO+ E LE PMI

Nelle realtà italiane di piccola-media dimensione, la cui struttura al di la della forma giuridica e governance è ancora “dell’imprenditore-famiglia” la figura del CFO o direttore AFC è ancora molto confusa.

Sicuramente l’approccio di colui/colei che entra a far parte di queste organizzazioni deve essere graduale e soprattutto deve adottare un linguaggio semplice e fare leva più di ogni altra cosa sull’esempio e il comportamento personali.

In queste strutture, le figure apicali sono semplici e sono rimaste ancorate al paradigma del “faccio il mio lavoro, guardo la mia funzione, non mi intrometto nel lavoro degli altri e non gradisco incursioni da parte di altre funzioni”, il risultato che conta è quello dei propri numeri e del budget e certamente non quello del clima aziendale o della felicità al lavoro.

In queste strutture la figura dell’HR rappresenta il fulcro di tutte le attività e iniziative che riguardano le persone,  il CFO+ deve inserirsi in punta di piedi.

Quando e se l’azienda è in continua tensione economico-finanziaria la cosa principale da fare è generare fiducia e credibilità, da questi due pilastri si può andare oltre. 

GENERARE UN CLIMA FELICE E COLLABORATIVO NON INCIDE SUL BUDGET, MA SUL CUORE!


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